Cubot P20

Per costruirsi un’idea sul valore di Cubot P20, è necessario porre attenzione sulle singole sfaccettature che delineano il profilo di questo smartphone: in questa recensione sono disponibili tutte le principali novità volute da Cubot per questo smartphone che fa capolino sul mercato per la prima volta nel maggio 2018.

A bordo troviamo il chipset ARM MT6750, un octa-core con 1.4GHz di clock, supportato da 4 GB di RAM e uno storage di 64 GB.

L’obiettivo principale della fotocamera, a completamento del comparto fotografico posteriore, permette una capacità di scatto pari a 20 Mpx con un’apertura focale f/2.00. Per capire appieno l’importanza dell’apertura focale occorre considerare come minore è tale valore, maggiore è la quantità di luce che il sensore è in grado di far entrare: questo aspetto condiziona pesantemente tanto la qualità degli scatti in condizioni di carente luminosità, quanto la profondità di campo raggiungibile per raggiungere un buon effetto bokeh. Il device è in grado di filmare filmati video in FullHD. I selfie sono affidati alla camera anteriore: un sensore da ben 13.0 megapixel.

Alloggia al suo interno una capiente batteria da 4000 mAh che gli consente di arrivare senza grossi problemi alla fine di una giornata, oppure anche di due giornate con un utilizzo medio. Solo una prova concreta con il dispositivo può far comprendere realmente l’autonomia di un device sulla base dell’uso che si intende farne ma, ragionando in termini teorici, la capacità della batteria è l’unico aspetto oggettivamente misurabile in grado di tracciare le potenzialità di carica e di durata.

Il display principale da 6.2 pollici vanta un pannello con tecnologia LCD TFT con protezione antigraffio.

Pratico in mobilità, Cubot P20 pesa appena 167 grammi.