PlayStation 5: un logo per i giochi cross-gen

Diamo un primo sguardo alla box art di vendita di Immortals - Fenyx Rising, videogame per PS4 che godrà dell’upgrade gratuito su PlayStation 5.
PlayStation 5: un logo per i giochi cross-gen

Immortals – Fenix Rising, un gioco per PS4 che godrà del supporto per la nuova console PS5, fa capolino sotto gli occhi dei fans. Ma come dovremo fare per capire quando un titolo è cross-compatibile anche con la PlayStation 5? Molto semplice: dal logo presente sulla confezione di vendita.

PlayStation 5: quanta confusione sulla cross-gen

Al contrario di Microsoft che ha offerto nativamente il supporto alla “Smart Delivery”, Sony non ha mai ufficializzato nulla. Di fatto, il colosso nipponico ha lasciato libera scelta ai singoli editori sulla possibilità di rendere compatibile un videogame fra le due generazioni di console.

Sappiate che moltissimi giochi che verranno rilasciati prossimamente offriranno una doppia versione; cosa significa ciò? Voi acquisterete un titolo per PS4 e, quando prenderete la PS5, potrete usufruire del gioco anche su next-gen. Pensiamo a capolavori come Assassin’s Creed Valhalla, Cyberpunk 2077, Crash Bandicoot 4, Immortals – Fenyx Rising.

Dando un’occhiata alla box art proprio di quest’ultimo, emersa in rete poche ore or sono, si può notare il badge posto nell’angolo in basso a sinistra che dice: “Aggiornamento PS5 disponibile”, con tanto di numeretto posto di fianco che indica che, per maggiori delucidazioni, dovremo leggere le note a piè di pagina. Da quanto trapelato, possiamo vedere però, solo la parte anteriore della scatola; non sappiamo dunque cosa possa esserci scritto in merito sulla cross-compatibilità del gioco.

In ogni caso, ci sono molti editori che si sono impegnati per garantire l’upgrade alla next-gen in maniera del tutto gratuita, anche se ci saranno alcuni editori che, per diversi titoli (vedasi NBA 2K21 e Call of Duty: Black Ops Cold War), hanno scelto di addebitare commissioni per l’aggiornamento.

In poche parole, Sony – come si suol dire – se n’è lavata le mani: ora saranno i vari sviluppatori a scegliere il metodo più congeniale, tutto a discapito dell’utente. Di fatto, con editori che faranno pagare l’aggiornamento su PS5 e con altri no, si creeranno “fastidiosi precedenti”; speriamo che non vadano ad incidere con i dati di vendita dei singoli videogiochi. Sicuramente noi avremmo preferito vedere una compatibilità gratuita da parte di tutti gli studi di produzione, ma tant’è.

Fonte: Slashgear

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