La depressione si cura col Nokia 6260 in Australia

La psicologa Sophie Reid del Melbourne's Murdoch Children's Research Institute per coinvolgere gli adolescenti ai processi di analisi della sindrome depressiva ha ritenuto necessario

La psicologa Sophie Reid del Melbourne’s Murdoch Children’s Research Institute per coinvolgere gli adolescenti ai processi di analisi della sindrome depressiva ha ritenuto necessario utilizzare uno strumento da loro considerato «amico»: il telefonino. Secondo la dottoressa i problemi di depressione attualmente interessano il 30% degli adolescenti ed entro il 2020 potrebbero diventare i disturbi più diffusi sul territorio australiano. Il progetto di studio anti-depressione della psicologa austrialiana Reid, in collaborazione con la società Object Consulting, sarà testato su un gruppo di 40 adolescenti, a ognuno dei quali sarà assegnato uno smart phone Nokia 6260 su cui è stata installata una particolare applicazione Java attraverso la quale raccogliere informazioni utili all’analisi psicologica. Tale programma prevede infatti che i teenager utilizzino le funzioni testuali dell’apparecchio per rispondere a semplici domande che quotidianamente il programmino porrà loro, come per esempio «sei da solo?», «è successo qualcosa che ti ha stressato?» e via dicendo. Le informazioni raccolte in ciascun telefonino dato in dotazione ai ragazzi saranno scaricate via Bluetooth sui computer degli psicologi che analizzeranno i dati raccolti. Nel 2006 lo studio sarà esteso ad altri 400 ragazzi e i risultati verranno riportati sul sito ZDNet nel tentativo di combattere pubblicamente ansia e depressione giovanile.

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