Iliad ancora nel mirino del Giurì: questa volta si tratta del sito ufficiale

Ancora una volta Iliad si trova nel mirino del Giurì, risvegliato da WindTre, per presunte informazioni ingannevoli sul suo sito ufficiale.

La storia di Iliad e della sua pubblicità sulla Fibra bloccata dal Giurì non è ancora finita. Infatti, tutt’oggi si stanno vedendo gli strascichi delle conseguenze dovute alla decisione dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP). In sostanza, l’organo che si occupa di controllare le comunicazioni commerciali aveva definito un’informazione contenuta nello spot televisivo come fuorviante e ingannevole.

Al centro del contenzioso si trova la velocità in download raggiungibile dall’Iliadbox che, dichiarata da Iliad, sarebbe di 5 Gbps complessivi. Il motivo per cui ora l’operatore francese si trova ancora a dover affrontare il Giurì è stato spiegato. In pratica, non avrebbe corretto questa informazione lasciandola tale e quale sul suo sito ufficiale. E, anche questa volta, ad aver segnalato il fatto all’IAP è stato l’operatore telefonico rivale, WindTre.

Una situazione spinosa per Iliad, che dovrà affrontare l’accusa di inottemperanza sulla decisione già presa dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) in merito al precedente spot bloccato. Le informazioni non modificate sul sito corrispondono, secondo quanto dichiarato dall’organo di controllo, a quelle della pubblicità sotto accusa e per le quali era stata rimossa. Vediamo alcuni dettagli di questa vicenda.

Iliad sotto accusa di WindTre: il Giurì si esprime sulle informazioni del sito ufficiale

WindTre non ha perso tempo e così è riuscito a sferrare un altro colpo a Iliad. Il motivo riguarda, come già anticipato, le informazioni legate alla velocità in download della sua offerta dedicata alla Fibra. Così come dichiarato sullo spot pubblicitario ufficiale, Iliadbox garantirebbe fino a 5 Gbps complessivi in download. Il Giurì si era già espresso in merito, motivando il perché avesse bloccato la pubblicità di Iliad sulla Fibra.

Nondimeno, da quanto è emerso in questi giorni, l’operatore francese non avrebbe ottemperato la causa lasciando invariate tali informazioni sul suo sito internet ufficiale. In pratica, navigando nella pagina web dedicata all’offerta per la Fibra, gli utenti troverebbero ancora il claim che la velocità complessiva in download di Iliadbox può arrivare fino a 5 Gbps complessivi. Ecco cosa ha dichiarato in merito il Giurì, a seguito dell’ultima segnalazione di WindTre:

La pubblicità di Iliad Italia S.p.A. relativa all’offerta “Iliad Box, la fibra chiara e tonda” diffusa attraverso il proprio sito internet, costituisce inottemperanza alla decisione del Giurì n. 3/2022 del 22 febbraio 2022.
Il claim “con velocità fino a 5 GBit/s complessivi” riproduce il medesimo contenuto comunicazionale espresso nell’annuncio già ritenuto ingannevole dalla suddetta decisione, in violazione dell’articolo 2 CA (Comunicazione commerciale ingannevole), con ciò ponendosi in contrasto con l’art. 42 CA (Inosservanza delle decisioni).

Secondo il Giurì non ci sono dubbi in merito a quanto esaminato. Iliad sarebbe risultata inottemperante nei confronti della decisione n. 3/2022:

Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che i messaggi contestati costituiscono inottemperanza alla decisione n. 3/2022 del Giurì e che della stessa si dia notizia mediante avviso segnalato sulla home page del sito di Iliad e sul sito dello IAP.

Fonte: IAP

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