Huawei non licenzierà i dipendenti di HiSilicon

Secondo un recente rapporto di NikkeiAsia, sembra che Huawei non licenzierà i dipendenti facenti parte della sua divisione HiSilicon.
Huawei non licenzierà i dipendenti di HiSilicon

Da settembre dello scorso anno, Huawei ha perso l’accesso alla fornitura di TSMC, il che ha gravemente compromesso l’attività di HiSilicon nello sviluppo dei propri processori. Allo stesso tempo, il vicepresidente senior del marchio sostiene che la società non ridurrà il personale di sviluppo.

HiSilicon: i dipendenti sono salvi, per ora

Nikkei Asian Review si riferisce ai commenti fatti di recente dal direttore di Huawei Chen Catherine. Il gigante cinese continuerà a sviluppare internamente componenti per semiconduttori, ha affermato, e la divisione HiSilicon non subirà alcuna ristrutturazione o ridimensionamento. Nel 2020, il numero di dipendenti di HiSilicon ha superato le 7000 persone, quindi mantenere questa unità strutturale sarà un serio problema finanziario per Huawei.

Secondo Omdia, nel primo trimestre di quest’anno, HiSilicon ha generato solo 385 milioni di dollari; parliamo dell’87% in meno rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, quando le entrate dell’azienda hanno raggiunto il massimo storico. Nel maggio 2020 sono state imposte ulteriori sanzioni a Huawei e la società madre si è affrettata a fare scorta di componenti.

Il management di Huawei prevede che le sanzioni nella loro forma attuale rimarranno per altri due o tre anni; ma per ora HiSilicon sopravviverà sia sviluppando nuovi tipi di prodotti. Ad esempio, SoC per TV con supporto per la risoluzione 8K e pare che stia cercando partner tecnologici in altri paesi. Il compito principale sarà sempre quello di evitare l’utilizzo di tecnologie di origine americana.

Per Sony, il business dei sensori di immagine rimane una delle principali fonti di profitto nel business dei componenti a semiconduttori e le sanzioni statunitensi contro Huawei hanno seriamente compromesso i ricavi principali. La loro ripresa richiederà quasi un altro anno, nonostante l’attività dei concorrenti cinesi del marchio di Ren Zhengfei.

Quando Huawei Technologies è stata privata dell’opportunità di ricevere componenti fabbricati presso le strutture TSMC a partire dalla metà dello scorso settembre. Di fatto, la sua attività di smartphone ha iniziato a perdere rapidamente punti e ingenti guadagni.

In ogni caso, come spiega il portale Nikkei Asian, citando le dichiarazioni dei rappresentanti di Sony rilasciate la scorsa settimana, la società giapponese non potrà recuperare i ricavi persi. Per il secondo anno consecutivo, l’utile operativo per la core business unit di Sony è diminuito.

Fonte: Asia Nikkei

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