Fibra: secondo Adiconsum le offerte degli operatori non sono trasparenti

Recentemente Adiconsum ha inviato un esposto all'AGCOM denunciando che le offerte per la Fibra Ottica degli operatori non sono trasparenti.
Fibra: secondo Adiconsum le offerte degli operatori non sono trasparenti

Pratica commerciale scorretta? Per Adiconsum sì, perché molti operatori non sarebbero trasparenti nell’esporre le condizioni delle loro offerte per la rete fissa con la Fibra Ottica. Proprio per questo, alcuni giorni fa l’associazione italiana in difesa dei consumatori ha inviato un esposto all’AGCOM. A suo avviso, la compagine italiana del mercato della telefonia sarebbe mossa da una “competizione smisurata fra le aziende“. Ciò le porterebbe a omettere informazioni importanti come ad esempio la velocità minima contrattuale garantita.

Mancano informazioni chiare sulle offerte per la Fibra Ottica

Adiconsum, vista la situazione, ha chiesto nuove regole per gli operatori. Queste dovrebbero imporre comunicazioni chiare in merito alle offerte per la Fibra Ottica proposte, così che gli utenti possano effettuare una comparazione consapevole delle tariffe e del loro bundle. Nel testo ufficiale della lettera si legge:

Nello specifico, Adiconsum, sollecitata dalla recentissima pubblicità realizzata dell’azienda ILIAD, relativa alla vendita di abbonamenti di telefonia fissa per la connessione alla rete in fibra con una elevata velocità, addirittura di 5Gbit/s, ha ritenuto opportuno verificare le informazioni pubblicitarie delle principali aziende del settore, relative alla vendita di connessioni in fibra, ponendo particolare attenzione alle velocità di connessione reclamizzate.

Cosa avrebbe scoperto Adiconsum in merito alle offerte dei maggiori operatori? Tre mancanze rendono le proposte di questi provider poco chiare e confuse per gli utenti che, alla fine, scelgono prevalentemente a seconda del prezzo e per esperienze pregresse di soddisfazione o problematiche:

  1. scarsa trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori;
  2. competizione smisurata fra le aziende. “Quasi una gara a chi promette la velocità di connessione più alta per condizionare la scelta“, testuali parole di Adiconsum;
  3. assenza quasi totale di indicazioni chiare in merito alla velocità minima contrattuale garantita e la conseguente impossibilità di effettuare comparazioni consapevoli e, soprattutto, realistiche.

Il report di Adiconsum sui maggiori operatori telefonici

Vediamo ora qual è il risultato del report che Adiconsum ha redatto, grazie a una ricerca capillare eseguita sui maggiori operatori telefonici che si propongono con offerte per la Fibra Ottica. Tra quelli esaminati troviamo Tiscali, Sky WiFi, W3, Fastweb, Vodafone, Iliad che ha scatenato le ire del Codacons, e TIM. Ecco il risultato dell’esamina dell’associazione per i diritti dei consumatori:

  • TISCALI e SKY WIFI utilizzano GPON e propongono max velocità fino 1Gbit/s;
  • W3 propone max velocità fino 1Gbit/s ma non specifica la tecnologia;
  • FASTWEB utilizza GPON e propone max velocità fino 2.5 Gbit/s (non per tutti e non spiega il perché, propone anche 1Gbit/s);
  • VODAFONE propone max velocità fino 2.5Gbit/s e non specifica la tecnologia;
  • ILIAD utilizza EPON e anche GPON. Con tecnologia EPON propone max velocità fino 5Gbit/s ma specifica che la velocità proposta è raggiungibile complessivamente fra porte Ethernet e Wi-Fi. Con tecnologia GPON propone max velocità fino 1Gbit/s;
  • TIM utilizza GPON e propone due abbonamenti a max velocità fino a 1Gbit/s e fino 2.5 Gbit/s. Utilizza anche tecnologia XGS-PON (sperimentale ma commercializzata) e propone max velocità fino a 10Gbit/s.

In conclusione, secondo quanto dimostrato da Adiconsum, risulterebbe difficile per un consumatore medio poter capire quale sia la migliore offerta commerciale di Fibra Ottica compatibile con le sue esigenze. Peggio ancora, secondo l’associazione, è difficile per l’utente “capire quale tipologia sarà attivata, nel caso di stipula del contratto, visto che la reale velocità sarà determinata dalla tecnologia collegata alla propria abitazione“. Proprio come sta succedendo per diversi clienti Fastweb a Milano.

Fonte: Adiconsum

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