Come richiedere il bonus videogiochi per gli sviluppatori in Italia

Qualcosa si muove anche in Italia ed è adesso possibile richiedere un bonus per lo sviluppo di videogiochi. Ecco come fare.
Come richiedere il bonus videogiochi per gli sviluppatori in Italia

Sei uno sviluppatore di videogiochi e il tuo sogno è dare vita al tuo progetto? Adesso è finalmente possibile richiedere un bonus di supporto per la tua attività. Si tratta di un credito di imposta, che è possibile ottenere grazie ad una recente normativa, che ha finalmente inserito le opere videoludiche tra quelle eleggibili per il bonus.

Richiederlo è molto semplice e basta rispettare alcuni requisiti, che ti spiegheremo adesso nel prossimo paragrafo.

Bonus videogiochi Italia: come richiederlo e i requisiti

Il credito d’imposta, che comodamente chiamiamo “bonus videogiochi“, fa parte della legge 220/2016, aggiornata proprio in questi giorni dalla risoluzione n.26 dell’8 giugno 2022 con cui l’Agenzia delle Entrate ha svelato il codice di tributo con cui gli studi di sviluppo italiani possono richiederlo, a patto che rispettino i seguenti requisiti:

  • Il bonus va inteso come una misura compensativa rispetto alle spese sostenute
  • È rivolta ai team di sviluppo il cui progetto sia stato valutato positivamente dalla Commissione preposta a tal scopo

Bonus videogiochi italia

Per effettuare la propria richiesta bisogna dunque:

  • Accedere al proprio Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate
  • Redigere il modello F24 e utilizzare il codice tributo “6977” noto come “Credito d’imposta a favore delle imprese di produzione dei videogiochi

Come ricorda la stessa Agenzia, il credito d’imposta è previsto in misura non inferiore al 15 percento e non superiore al 40 percento del costo complessivo per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive che adesso, grazie a recenti decreti integrativi, riguardano anche l’industria nostrana dei videogiochi.

Tra le recenti produzioni italiane è impossibile non citare giochi del calibro di MotoGP 22 da Milestone o l’affascinante Martha is Dead.

Fonte: Agenzia delle Entrate

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