Canone Rai a tutti: arriva la proposta che incrimina gli smartphone

Voci interne sostengono che il Canone Rai potrebbe essere esteso proprio a tutti, includendo anche gli smartphone come motivo di tassazione.
Canone Rai a tutti: arriva la proposta che incrimina gli smartphone

La decisione di togliere il Canone Rai dalla bolletta della luce potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Lo abbiamo capito quando siamo stati raggiunti da voci interne che rivelano, con molta probabilità, una possibile novità per il Canone TV che non sarà di certo apprezzata se approvata.

Fondamentalmente, ci sarebbe l’idea di estendere il Canone Rai a tutti includendo anche i possessori di smartphone. La proposta, sotto esame di valutazione, sarebbe uscita dalle ultime dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Rai, Carlo Fuortes:

Le attuali risorse provenienti dal canone e il ridimensionamento della pubblicità minano l’attuale perimetro industriale (e il relativo indotto), il rinnovamento e il percorso di trasformazione del Servizio Pubblico.

Canone Rai e le 4 proposte di Fuortes

Il Canone Rai così com’è non va, ma l’aria di rinnovamento che tira non piacerà sicuramente alla maggior parte degli italiani. Infatti, sarebbero 4 le proposte che, secondo Fuortes, potrebbero risollevare le economie di “Mamma Rai”:

  1.  il “riconoscimento integrale delle risorse da canone, eliminando l’attuale trattenuta di 110 milioni di euro”;
  2. la “rimodulazione del limite per singola fascia all’8%, nel 2022 e a regime;
  3. la “cancellazione della tassa di concessione sul canone ordinario”;
  4. un “ampliamento del perimetro di applicazione del canone ai device multimediali (con opportuni accorgimenti)”.

Proprio quest’ultima è la proposta che spaventa più di tutte. Tale decisione si costruisce sull’idea che tutti i dispositivi mobili possono accedere ai contenuti Rai attraverso la sua app di streaming live e on demand. Quindi rientrerebbero anche gli smartphone come motivo di tassazione. Tuttavia, su questa ipotesi Fuortes ha chiarito:

In realtà l’ampliamento del perimetro di applicazione del canone ai device multimediali interesserà una percentuale dell’utenza complessiva al momento piuttosto ridotta che non impatta sugli utenti perché non impatta nemmeno su Rai.

Non potevano mancare nemmeno ipotesi di aumento del Canone Rai. Quale scusa migliore se non la necessità di toglierlo dalla bolletta per ottemperare alle linee guida dell’Unione Europea sul mercato libero dell’energia? La soglia di preoccupazione sta salendo ora che il nuovo Governo Meloni dovrà decidere con una certa urgenza sul futuro di questa tassa.

Ovviamente, l’idea di un ulteriore aumento oltre ai precedenti sta già impattando mentalmente sulle famiglie. Il caro bollette ha messo in ginocchio molti italiani e la crisi energetica alle porte non migliorerà di certo le cose, anzi c’è il forte rischio che peggiorerà la situazione.

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