Google Pixel 6 Pro

Per scoprire tutto di questo device, ecco la nostra recensione di Google Pixel 6 Pro, un’analisi oggettiva delle singole specifiche.

Google Pixel 6 Pro: fotocamera, display e tutti i dettagli

Google Pixel 6 Pro è la risposta di Google alla crescente richiesta nella fascia alta del mercato smartphone. Un top di gamma che strizza l’occhio agli utenti più avanzati, per niente disposti a rinunce quando si parla di qualità, e che vogliono misurarsi fino in fondo un dispositivo di tal fattura.

Lo schermo di 6.71 pollici si basa su un pannello AMOLED salvaguardato da Gorilla Glass Victus.

Sul lato posteriore di Google Pixel 6 Pro si evidenzia una fotocamera principale da 50 MP. Spesso e volentieri il valore dei megapixel di un sensore sono utilizzati con enfasi per dimostrare le capacità di scatto di un telefonino, ma la realtà è differente: è questo solo uno dei tanti aspetti fondamentali nel computo generale del comparto fotografico e comprenderne la reale portata significa capire a fondo le potenzialità di scatto di un dispositivo. il telefonino dispone anche di ulteriore affinazione dell’immagine ricavata dalla stabilizzazione ottica. Stabilizzare un dispositivo nei momenti dello scatto fotografico consente di ottenere immagini di miglior qualità, soprattutto quando la scena è particolarmente scura: la stabilizzazione di tipo OIS, nello specifico, agisce a livello hardware per cancellare ogni possibile tremolio per far sì che lo scatto possa concretizzarsi nelle migliori condizioni possibili. Grazie alle potenzialità dei sensori in dotazione è possibile registrare filmati video in 4k. I selfie sono affidati alla camera anteriore: un sensore da ben 12 megapixel.

Nello chassis l’elaboratore principale è un SoC Google Tensor da 8 core, con l’ausilio di 12 GB di RAM e 128 GB di storage.

La batteria è da ben 5003 mAh e questo, assieme all’ottimizzazione di sistema del produttore, permette, secondo la nostra opinione, di avere un’ottima autonomia. La misura dei mAh (milliampereora) è fondamentale per capire la capacità della batteria, ma non è tuttavia un parametro di valore assoluto per comprendere la durata della stessa: l’ottimizzazione software è infatti fondamentale, così come grande incidenza hanno le abitudini d’uso (applicazioni in uso e in background, streaming, elaborazioni grafiche, navigazione) del singolo utente durante la giornata tipo.