Fitbit Sense 2

Lanciato lo scorso agosto, arriva in Italia il nuovo smartwatch di punta di Fitbit, ormai entrata a far parte della famiglia Google. Fitbit Sense 2 è l’evoluzione del primo modello della serie, caratterizzato da un elegante design quadrato con tutti i lati curvi e con il ritorno del tasto fisico. Lo abbiamo provato per qualche settimana, e di seguito le nostre impressioni.

Caratteristiche

In confezione troviamo una doppia opzione di cinturino, small e large, come ormai da tradizione Fitbit. Sicuramente una caratteristica interessante, dal momento che un braccialetto unico non è adatto a tutti.

Le dimensioni di Fitbit Sense 2 sono piuttosto compatte: con un lato di 40,5m ed uno spessore di 12,3mm, Sense 2 risulta più sottile del predecessore, ed anche il peso scende a 37,6 grammi. Il display è invece lo stesso pannello OLED da 1,6”, con bordi piuttosto larghi e visibili.

Sul lato destro troviamo l’altoparlante, sul sinistro il tasto e due microfoni, mentre sulla parte inferiore abbiamo i sensori e i pin per la ricarica.

Indubbiamente bello ed elegante, soprattutto nella versione nera che abbiamo in prova, ma a nostro giudizio troppo piccolo. Fitbit Sense 2 è sicuramente adatto a chi ha un polso sottile, mentre per un polso più grande come il nostro avremmo preferito una misura da 44mm o 46mm, con un display più ampio in proporzione.

Strana anche la scelta di posizionare il tasto sul lato sinistro mentre tutti gli altri smartwatch lo hanno a destra: è necessario qualche giorno per abituarsi a premerlo con una posizione insolita della mano.

La dotazione di sensori è veramente completa: troviamo infatti un sensore ottico di rilevazione del battito cardiaco a multi-propagazione, un nuovo sensore elettrico per la misurazione della conduttanza cutanea (cEDA) per monitorare i parametri corporei, dei sensori elettrici compatibili con le app ECG e EDA, i sensori a infrarosso per la misurazione della saturazione di ossigeno (SpO2) ed un sensore di temperatura cutanea.

E poi abbiamo un sensore di luminosità per il display, l’accelerometro a 3 assi, un altimetro barometrico, il GPS+Glonass, il Bluetooth 5.0 con NFC ed il WiFi, sebbene quest’ultimo sia disattivato ed impossibile da attivare. Presente anche il motore per la vibrazione, oltre ai già citati microfono e altoparlante.

Non manca poi la certificazione di impermeabilità fino a 50 metri di profondità (5atm), che ci permette di indossare lo smartwatch anche durante il nuoto oltre che in doccia e in altre situazioni in cui potrebbe bagnarsi.

L’autonomia arriva a circa 6 giorni, ma come di consueto la durata effettiva dipende dal tipo di utilizzo, dalla frequenza con cui si misurano la frequenza cardiaca e gli altri parametri, dalla frequenza con cui si accende il display e dalla sua luminosità. In generale una buona autonomia che ci permette di lasciare a casa il caricatore se si parte per un weekend, ma per vacanze più lunghe non dobbiamo dimenticarlo.

Software

La nuova versione di Fitbit OS porta un nuovo design che somiglia più a quello di Wear OS ma anche di altri sistemi operativi per smartwatch. Adesso possiamo muoverci con delle gesture a destra e sinistra per scorrere i vari widget disponibili per visualizzare le informazioni sulla salute e gli allenamenti, oltre al meteo e ai timer. Scorrendo verso il basso invece possiamo accedere a tutte le impostazioni e ai toggle di sistema, ad esempio per attivare la modalità notturna, mentre dal basso verso l’alto vedremo le notifiche più recenti.

Sicuramente un redesign che porta Fitbit OS ad un livello superiore graficamente, e ci permette di avere subito alcune informazioni che prima richiedevano l’apertura dell’app da smartphone.

Se da un lato abbiamo la misurazione costante del battito cardiaco e possiamo tenerne sotto controllo l’andamento, con notifiche in caso vengano riscontrati valori troppo alti o troppo bassi, e se il monitoraggio del sonno sembra abbastanza precisa e ci fornisce un report completo ogni mattina, la stessa cosa non possiamo dire della misurazione della saturazione dell’ossigeno: Fitbit Sense 2 infatti la calcola solo come media durante il sonno, e non ci permette di avere dei valori istantanei quando vogliamo. Non comprendiamo questa scelta, dal momento che smartwatch di altre aziende permettono da tempo di avere il valore istantaneo dell’SpO2 ogni volta lo si desideri.

Fra le altre funzioni abbiamo i pagamenti NFC con Fitbit Pay, mentre con un prossimo aggiornamento sarà possibile scegliere il Google Wallet come app predefinita per i pagamenti, oltre a poter seguire le indicazioni di Google Maps direttamente dal polso.

Inspiegabilmente Fitbit ha rimosso alcune funzionalità che invece erano presenti nelle versioni precedenti di Sense e Versa: fra queste l’Assistente Google (mentre rimane Alexa, cosa strana per un’azienda di proprietà di Google), sono state disattivate le chiamate Bluetooth al polso, sebbene dovrebbero tornare con un aggiornamento, ed è stato rimosso il supporto a molte app di terza parte, fra le quali spicca Spotify: non è più possibile quindi collegare il proprio account e controllare la riproduzione delle playlist dall’orologio.

Tutto questo, unito alle parole dell’azienda che presentano il Fitbit Sense 2 come un dispositivo incentrato principalmente sulle funzionalità fitness e salute, ci fa ripensare il dispositivo non più come uno smartwatch ma piuttosto come un fitness band evoluto.

Aggiungiamo poi che molte funzionalità più avanzate sono racchiuse nel pacchetto Fitbit Premium che va acquistato a parte, dopo i sei mesi di prova gratuita per chi acquista un Sense 2, indifferentemente che si sia già usufruito di una prova in precedenza o meno. Chi vuole un report più dettagliato, o sbloccare feature non accessibili ai profili base, dovrà quindi sottoscrivere un abbonamento al prezzo di €8,99 al mese o di €79,99 all’anno.

Disponibilità e prezzo

Fitbit Sense 2 è disponibile su Amazon e nei principali negozi di elettronica al prezzo consigliato di €299,99.