Xiaomi Mi Smart Band 7 in test: 5 motivi per sceglierlo e 2 per non farlo

Abbiamo provato per un po' di giorni l'interessante Xiaomi Mi Smart Band 7: ecco perché sceglierlo e perché invece dovresti evitarlo.
Xiaomi Mi Smart Band 7 in test: 5 motivi per sceglierlo e 2 per non farlo

Xiaomi Mi Smart Band 7 è uno smartband di ultima generazione, prodotto dal colosso cinese. L’ultimo modello di una fortunata serie di wearable, che da sempre unisce buona qualità a un prezzo particolarmente concorrenziale.

Quest’anno, il dispositivo viene proposto a un prezzo di listino un po’ più sostenuto. Si tratta di 59,99€ al netto di eventuali promozioni ed è quindi naturale chiedersi se l’aumento è effettivamente giustificato (oppure no) da un sostanzioso miglioramento della scheda tecnica rispetto alla predente versione. Dopo un po’ di giorni di prove, sono in grado di raccontarti i 5 motivi per i quali dovresti sceglierlo e 2 per evitare di farlo.

Xiaomi Mi Smart Band 7: ecco perché sceglierlo

Il primo motivo che mi ha fatto pensare a un interessante upgrade è l’arrivo dell’agognato “always on display“. Tanto desiderato dagli utilizzatori di questa serie di smartband, su questo modello è finalmente possibile utilizzarlo, attivandolo direttamente dalle impostazioni del dispositivo. Si può addirittura programmare, così da ottimizzare il consumo energetico.

La seconda ragione per sceglierlo è certamente la possibilità di avere a disposizione un display più grande, seppur di poco. Sempre di tipo AMOLED, il pannello adesso è da 1,62″ (contro gli 1,56″ della precedente versione). Si guadagna abbastanza spazio per rendere la visualizzazione di informazioni e notifiche decisamente più confortevole.

Il terzo motivo per scegliere il nuovo modello è legato allo sport, invece. Io proprio non sono sportiva, ma ho scoperto con piacere che adesso il wearable supporta ben 120 modalità di workout specifiche. Sono così tante che è impossibile non trovare quello più adatta alle proprie esigenze.

Ancora, in quarta posizione di metterei sicuramente il design. Xiaomi Mi Smart Band 7 non stravolge quello del predecessore ma, probabilmente complice uno schermo più ampio in dimensioni pressoché identiche – e proprio la presenza dell’always on display – mi ha dato l’impressione di essere un dispositivo che ce la mette tutta per offrire una sensazione “premium”, che sia molto più marcata rispetto a quella dei modelli arrivati prima.

Per finire, il quinto motivo per sceglierlo è insito fra le feature dedicate alla salute. Infatti, il monitoraggio dell’ossigeno nel sangue, adesso può essere impostato per funzioni H24, esattamente come quello legato al battito cardiaco. In questo modo, si potranno ricevere degli avvisi in caso i valori siano fuori dalla norma. A questo si aggiungono altre utili funzioni come il controllo dei livelli di stress, della qualità del riposo notturno (con la possibilità di attivare il monitoraggio avanzato e anche di attribuire un punteggio alla respirazione mentre dormi), gli esercizi di respirazione e anche una sezione dedicata al ciclo mestruale femminile. Inoltre, l’indice VO2 Max permette di ottenere informazioni sulla respirazione durante gli allenamenti: feature decisamente interessante per gli sportivi.

Sempre a tema salute, si riconferma la presenza dell’indice “PAI“, che esamina diversi parametri personali e li incrocia con la frequenza cardiaca media per offrire un punteggio relativo stato di benessere fisico generale dell’utente.

Uno smartband privo di difetti?

Assolutamente no, la perfezione non esiste. Quando poi si tratta di dispositivi mediamente economici, qualche compromesso c’è sempre. Il principale, nel caso di Xiaomi Mi Smart Band 7, è l’assenza di GPS integrato: funzionalità che, forse per una scelta strategica, il colosso cinese non ha mai integrato all’interno dei wearable di questa linea.

Inoltre, ad oggi in Italia non c’è ancora il modello dotato di NFC per i pagamenti dal polso. Pertanto, se desideri pagare in questo modo, il buon Mi Smart Band 6 NFC è ancora l’unica soluzione di questa linea ed è anche spesso in sconto su Amazon.

Una nota sull’autonomia energetica

L’autonomia energetica poteva essere un pregio, rischiava di essere un difetto, ma è solo una conferma. Infatti, la batteria all’interno del dispositivo è più ampia rispetto a quella del predecessore. Tecnicamente, a leggere i dati, suona come un vantaggio immediato. Invece non è così: dopo un po’ di giorni di utilizzo, ho avuto la conferma che – l’aumento della dimensione della batteria – è stato voluto per evitare che, funzionalità come l’ “always on display” portassero ad accorciare troppo l’autonomia energetica del dispositivo. In questo modo invece, non ho riscontrato grossi peggioramenti in termini di durata della batteria, ma nemmeno miglioramenti. Tenendo attiva la funzionalità di “schermo sempre attivo”, sono riuscita ad arrivare a una settimana scarsa di utilizzo prima di dover ricorrere alla ricarica.

Giudizio complessivo su Xiaomi Mi Smart Band 7

Nel complesso, questo smartband non ha disatteso le aspettative. I suoi difetti li conoscevo già, sono noti a partire dalla scheda tecnica. Quello che ho particolarmente apprezzato è stata l’esperienza d’uso quotidiana, complice un’interfaccia utente, intuitiva e completa, che è sempre più vicina a quella di un vero e propio smartwatch. Intuitivi i menu, è semplice imparare a utilizzare al meglio il sistema di gestione delle notifiche e anche le funzionalità dedicate alla salute.

A mio avviso, l’aumento di prezzo del wearable – alla luce delle diverse novità – è giustificato e dunque il dispositivo è promosso. Quello che non mi sento di consigliare invece è un passaggio da Mi Smart Band 6 a Mi Smart Band 7 a chi userà lo smartband come assistente quotidiano. Dell’always on display si può fare a meno, in fin dei conti. Gli sportivi invece apprezzeranno sicuramente l’enorme balzo in avanti in termini di modalità di workout supportate.

Per il momento, il mio preferito rimane Mi Smart Band 6 con chip NFC per i pagamenti, in attesa che Xiaomi decida di portare anche il settimo modello sul nostro mercato, nella versione abilitata ai pagamenti contactless.

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