Xiaomi Mi Max 3 è disponibile in vendita anche in Italia al prezzo di 329,99€. Lo ha fatto sapere la divisione italiana dell’azienda tramite i suoi canali social. Il mega phablet giunge anche da noi tramite i canali ufficiali dell’azienda cinese.
Un medio di gamma “tanto” in tutto
Chi apprezza la line-up Mi Max sa bene che si tratta di tablet mascherati da phablet. Un mega display IPS LCD da 6,9″ (con risoluzione FHD+), dimensioni complessive di 176.2 x 87.4 x 8 millimetri ed un peso di circa 220 grammi. Non è certamente uno smartphone da poter riporre nella borsetta, ma dalla sua ha anche un’ottima scheda tecnica.
Il processore a bordo è il collaudato Qualcomm Snapdragon 636 supportato da 4GB di memoria RAM e 64GB di storage interno nella versione disponibile per il mercato italiano. L’autonomia energetica è garantita dall’ampia batteria da ben 5500 mAh e la possibilità di usufruire della ricarica rapida Quick Charge 3.0.
Il comparto fotografico, sia ben chiaro non è un camera phone, è composto da un doppio sensore da 12+5MP mentre la fotocamera dedicata ai selfie è da 8MP.
Insomma, un medio di gamma completo sotto tutti i punti di vista. L’arrivo in Italia di Mi Max 3 permette agli utenti di acquistarli passando per i canali ufficiali nazionali di Xiaomi, che garantiscono piena assistenza tecnica in caso di problemi.
Xiaomi lotta contro le importazioni dai suoi terminali dalla Cina
L’azienda cinese ha iniziato ad espandere i suoi mercati di arrivo ben oltre il territorio nazionale già da un po’. Nonostante questo – per una serie di motivi – gli utenti hanno continuato a preferire l’acquisto dei terminali importandoli direttamente dalla Cina. Ovviamente, lo scopo è quello di risparmiare un po’ e magari ottenere un device che nel proprio paese non è mai arrivato.
Per contrastare il fenomeno, Xiaomi ha bloccato la possibilità di installare ROM Global (ovvero quelle internazionali) su smartphone destinati alla versione cinese. Per il momento, il veto (pena impossibilità di utilizzare lo smartphone) vale per i terminali più recenti e con bootloader bloccato. Non è certo però che – in seguito – l’azienda non decida di impedire lo sblocco dei bootloader, considerando che ha già iniziato a rendere più difficile il procedimento per farlo.
Le ragioni che spingono Xiaomi a comportarsi in questo modo sono certamente di natura economica. Tuttavia, acquistare da canali ufficiali apporta ai clienti un notevole beneficio, che è quello di poter essere certi di avere a disposizione garanzia ufficiale e supporto tecnico autorizzato.