Un gruppo di ricercatori del California NanoSystem Institute dell’UCLA hanno sviluppato un rivoluzionario dispositivo mobile basato su smartphone in grado di leggere le piastre ELISA sul campo con lo stesso livello di accuratezza dei grandi macchinari presenti nelle strutture cliniche.
ELISA (Enzyme-Linked ImmunoSorbent Assay) è uno strumento diagnostico capace di identificare virus e batteri all'interno dei campioni del sangue e di rilevare una serie di malattie come l'AIDS o l'epatite B.
La ricerca, pubblicata su ACSNAno, è stata condotta da Aydogan Ozcan, direttore associato del California NanoSystem Institute, assieme all'italiano Dino Di Carlo, professore di bioingegneria e dal direttore associato di microbiologia chimica dell'UCLA Healt System, Omai Garden. Hanno collaborato alla ricerca due non laureati, tra cui Brandon Berg, che è stato il primo autore dello studio.
Creata con una stampante 3D
Ozcan spiega che l'importanza di questo genere di dispositivi la si apprezza soprattutto quando c'è bisogno di effettuare test clinici – che si tengono normalmente in ospedali o laboratori – direttamente "in situ", laddove c'è bisogno di verifiche cliniche, in zone scollegate e in paesi poveri in cui c'è carenza d'attrezzature adeguate.
Il dispositivo, che è stato creato con una stampante 3D, si collega a uno smartphone che illumina le piastre ELISA con una serie di diodi e invia le immagini risultanti ai server UCLA attraverso un app creata dai ricercatori stessi. Le immagini vengono analizzate da un algoritmo automatico approntato dai ricercatori per questo scopo e i risultati della diagnostica sono reinviati allo smartphone entro un minuto circa. L'app crea anche una visualizzazione che può essere letta comodamente dall'utente.
L'app per una lettura comoda dei risultati della diagnostica
I test effettuati con questo dispositivo sono stati confrontati con quelli fatti tramite macchinari tradizionali usati nei laboratori di microbiologia dell'UCLA. I test hanno compreso quelli per la parotite, il morbillo e due tipi di herpes. Su un totale di 571 campioni di pazienti usati per il confronto, la piattaforma mobile creata dal gruppo di ricercatori ha raggiunto risultati vicini al 99,6% di precisione nel diagnosticare la parotite, al 98,6% per il morbillo e il 99,4% per ciascuno dei due tipi di herpes.
«Stiamo effettuando ricerche per ulteriori innovazioni», ha dichiarato Di Carlo, aggiungendo che «stiamo, inoltre, cercando di adattare l'idea di base del lettore di ELISA per creare nuovi dispositivi basati sugli smartphone capaci di interpretare altri test clinici importanti».