The Witcher 3 per PS5 e Xbox Series X/S è stato rinviato, c'entra la guerra

La versione next-gen di The Witcher 3 è stata rinviata a data da destinarsi: anche qui la causa è l'invasione russa dell'Ucraina.
The Witcher 3 per PS5 e Xbox Series X/S è stato rinviato, c'entra la guerra

Con un messaggio pubblicato su Twitter, CD Projekt RED ha annunciato che le versioni PS5 e Xbox Series X/S di The Witcher 3 sono state rinviate a data da destinarsi.

La decisione, anche in questo caso, pare sia da collegarsi a quanto sta succedendo da più di un mese in Ucraina, con l’attacco e l’invasione da parte della Russia. Lo studio polacco ha deciso di occuparsi internamente dello sviluppo di queste versioni, che era stato inizialmente affidato agli uffici russi di Saber Interactive.

The Witcher 3 next gen

The Witcher 3 next-gen torna a “casa”: tolto lo sviluppo ai russi di Saber Interactive

Questo è il messaggio condiviso dal team tramite i suoi canali social:

Abbiamo deciso che il nostro team di sviluppo interno condurrà il lavoro rimanente sulla versione di nuova generazione di The Witcher 3: Wild Hunt. Attualmente stiamo valutando il lavoro da svolgere e quindi dobbiamo posticipare il lancio previsto nel secondo trimestre fino a nuovo avviso. Vi aggiorneremo il prima possibile. Grazie per la vostra comprensione“.

The Witcher 3 per PS5 e Xbox Series X/S è stato annunciato a settembre 2020 con la promessa di una vasta gamma di miglioramenti visivi e tecnici, inclusi ray tracing e tempi di caricamento più rapidi. Lo sviluppo era stato affidato al team di Saber Interactive, che si era già occupato del porting dello stesso gioco su Nintendo Switch.

Nonostante Saber Interactive abbia sede in Florida, il suo primo studio adibito allo sviluppo di videogiochi è stato fondato a San Pietroburgo, in Russia, lo stesso team che si è appunto occupato della versione Switch e che era al lavoro sulle edizioni next-gen.

CD Projekt RED ha subito attaccato con decisione l’attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina, interrompendo le vendite dei suoi giochi e servizi nel paese. Sebbene la guerra non sia stata sottolineata apertamente come motivazione principale di questa decisione, è facile pensare che abbia pesantemente contribuito.

Saber Interactive non ha per il momento fornito dichiarazioni ufficiali.

Fonte: Kotaku

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