Taglio bolletta: 5 consigli furbi per risparmiare da provare subito

Una serie di piccole accortezze intelligenti per il taglio bolletta: consigli furbi da provare subito per ridurre i costi ormai insostenibili.
Taglio bolletta: 5 consigli furbi per risparmiare da provare subito

Il caro energia non dipende da noi, non possiamo fare niente per cambiare la situazione, se non aspettare. Quello che però è in nostro potere è attivarci per cercare di smussare i consumi e applicare un bel taglio bolletta.

Dal canto mio, ho iniziato da tempo a mettere in pratica piccole astuzie per ridurre i costi e voglio condividere qualche consiglio con te, sperando possa tornarti utile. Si tratta di piccole accortezze, che però nel complesso portano a risparmiare se ti armerai di costanza.

Taglio bolletta: 5 consigli per ridurre i costi dell’energia

I costi delle bollette sono insostenibili. Ci si sente in una gabbia dalla quale sembra impossibile uscire: non si può tornare a illuminare con le candele e non ci si può fare la doccia con l’acqua ghiacciata.

Per il riscaldamento, non c’è molto da fare purtroppo. Se si ha la possibilità, ci si rivolge a fonti alternative. Abitando in casa indipendente, utilizzo un termocamino da anni ormai. Diversamente, c’è la possibilità di guardare delle stufe a pellet ormai a buon mercato anche su Amazon e – se il tipo di casa lo permette – puoi canalizzarle in più stanze. Di sicuro, al momento i costi sono molto più sostenibili rispetto al gas metano.

Qualcosa però si può fare con l’impianto di riscaldamento tradizionale ed è il primo consiglio che mi sento di darti. Spesso, il termostato generale è posizionato in luoghi sbagliati, che non riflettono la reale temperatura media della casa, portando i termosifoni ad attivarsi quando non serve. Io, ad esempio, ce l’ho molto vicino alla porta d’ingresso: gli spifferi che arrivano portano il termometro a reagire, al ribasso.

Se hai un problema simile, puoi pensare di posizionare un termometro da pochi euro come questo a 8€ circa – che fa anche da igrometro – in un altro punto. In questo modo, accendi solo quando necessario. Se poi hai delle stanze che non usi mai, chiudi la valvola del calorifero: aumenterai l’efficienza generale dell’impianto.

Il secondo consiglio, così come quasi tutti gli altri, riguardano il taglio dei costi dell’energia elettrica. Fidati, se applicati con costanza, funzionano! Il primo tasto dolente è quello relativo alle lampadine: sforzati di coprire l’intera abitazione con unità a basso consumo energetico, pochissimi watt per ognuna. Meglio ancora se sono smart: in questo modo, puoi assicurarti da qualsiasi parte tu sia di averle spente. Al contrario, puoi accenderle all’occorrenza. Anche loro sono ormai a buon mercato, anche quelle di marca, come questa di TP Link a 8,94€ (sono quelle che ho installato ovunque in casa). Se non le vuoi smart, ce ne sono attimo prezzo comunque, questa ad esempio costano 2,17€ l’una (c’è la luce bianca o quella calda).

Il terzo consiglio è per chi proprio vuole eliminare fisicamente il costo di alcune fonti di illuminazione, prendendo l’energia gratis dal sole. Si, mi riferisco ai fari a luce solare, ma a un modello specifico ovvero quello con pannello solare staccato dall’unità luminosa. Questo li rende perfetti da piazzare in giardino o in balcone ma – attenzione – anche in casa addirittura! Poniamo che tu voglia mettere un’unità con sensore di movimento in bagno: si accende se c’è qualcuno e poi si spegne o rimane a bassa intensità luminosa. Il pannelletto è fuori, l’unità luminosa dentro. Perfetto, direi. Il prezzo è più che democratico, con 21€ circa appena puoi prendere un modello, con ben 318 LED e 5 metri di cavo per collegare le due unità, direttamente da Amazon.

Il quarto consiglio è relativo alle prese. Non ci possiamo più permettere di dimenticare il termoarredo acceso oppure di lasciare il deumidificatore a lavoro tutto il giorno. Ecco, con delle prese intelligenti smart puoi gestire e programmare tutto con lo smartphone, un po’ come per le lampadine. Anche loro costano molto poco: quelle di TP Link le prendi a 12€ circa l’una e sono super semplici da usare. Se invece non vuoi niente di smart, ci sono le prese temporizzate. Costano una quindicina di euro e ti permettono di programmare accensioni e spegnimenti, evitando sorprese in bolletta.

Per finire, un consiglio anche per evitare sprechi di acqua, bene super prezioso. C’è un sistema di risparmio idrico utilissimo che ti permette di erogare acqua solo quando serve, grazie alla presenza di due sensori. Ce l’ho e lo adoro. Il sensore posizionato subito sotto, accanto all’erogatore, permette di avviare il flusso d’acqua solo se rileva movimenti. Se non ce ne sono, lo stesso si arresta immediatamente. Il secondo sensore è posizionato lateralmente invece e basterà sfiorarlo per avere un’erogazione continua. Incredibilmente semplice da installare, lo fai in autonomia: togli il filtrino del rubinetto e piazzi lui usando uno dei tantissimi adattatori in dotazione. Praticamente, è universale ed è anche dotato di batteria integrata ricaricabile (anche con powerbank). Io lo ricarico una volta ogni due mesi, in media. Un modo utile per evitare di lasciare l’acqua in erogazione anche quando non serve. Su Amazon lo prendi a 26€ circa appena.

Non possiamo fare niente sul costo dell’energia, ma possiamo attivarci da subito per il taglio bolletta, riducendo i nostri consumi. Questi 5 consiglii furbi sono un buon modo per iniziare a farlo.

Se vuoi sperimentare ancora di più, potresti addirittura pensare a un sistema fotovoltaico per scaldare l’acqua risparmiando gas, come spiegato nel nostro approfondimento, si possono reperire a buon mercato. Ancora, potresti pensare a una mini centrale elettrica fotovoltaica fai da te, anche in questo caso, dai un’occhiata al nostro approfondimento sugli impianti che generano fino al 3KW al giorno. Anche loro costano molto meno di quanto, generalmente, si tenda a pensare.

Quale sarà il consiglio che deciderai di adottare per il taglio bolletta dipende solo da te, ma l’obiettivo è solo uno: spendere di meno, ogni mese, per l’energia. Ci serve, ma non può rappresentare una parte così pesante dello stipendio.

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