Quanto veloce può essere una “ricarica veloce”? Negli ultimi mesi alcuni utenti hanno potuto saggiare la comodità di ricaricare in modo rapido le batterie del proprio smartphone grazie a tecnologie per il trasferimento rapido di energia, come ad esempio il Quick Charge di Qualcomm o il VOOC di Oppo. Ecco, quest’ultima soluzione in particolare promette di ricaricare il 75% di un piccolo accumulatore in soli 30 minuti. Ma forse non è abbastanza.
StoreDot batterie
Una startup israeliana promette di fare di più e meglio: batterie in grado di ricaricarsi in un solo minuto. La società – che si chiama StoreDot – è stata fondata nel 2012 dal 52enne Doron Myersdorf (un ex dipendente di SanDisk) e da due professori universitari di Tel Aviv. Il prodotto che ha sviluppato, anziché usare i tradizionali componenti al litio, fa affidamento sui peptidi (catene di amminoacidi), opportunamente realizzati dai questi ricercatori, che promettono appunto una ricarica con tempi estremamente più rapidi – oltre che più sicura. Le soluzioni proposte da StoreDot finora sono 2: una che riesce a realizzare la carica completa della batteria in soli 60 secondi, ma che allo stesso tempo prevede una capacità energetica dimezzata, e un’altra per cui la ricarica dura 5 minuti, ma si riesce ad avere a disposizione la stessa quantità di energia che si avrebbe con una normale batteria da smartphone. E c’è anche dell’altro: questa nuova tecnologia israeliana sarebbe in grado di garantire condizioni ottimali d’uso per le nuove batterie anche dopo 2.000 cicli di ricarica – ove altri tipi di batteria si fermano a circa 500 cicli.
Sino ad oggi Myersdorf è riuscito a racimolare 66 milioni di dollari per il suo progetto, facendosi finanziare da diversi investitori; tra questi alcuni sono anche di peso, come Samsung o il magnate russo Roman Abramovic. Il prodotto finale però non vedrà la luce prima del 2017. Al momento StoreDot non sta solo finendo di mettere a punto la sua innovativa tecnologia, ma sta anche cercando di stringere accordi con partner del settore hi-tech, al fine di inserire questo tipo di batterie a ricarica ultra-rapida nella prossima generazione di smartphone, phablet e tablet.
L’inclusione nei dispositivi, comunque, non sarà senza conseguenze dal punto di vista economico. Il prezzo finale dei device, infatti, potrebbe lievitare di 100 dollari in media, dal momento che il costo di produzione delle batterie StoreDot è superiore del 30% rispetto ai tradizionali modelli di batteria, per cui il prezzo finale dei device in cui andranno ad essere usate potrebbe lievitare di circa 100 dollari.
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L’azienda di Myersdorf, comunque, non si sta muovendo solo nel campo dei dispositivi mobili. Allo studio c’è anche un accumulatore per auto elettriche – un settore molto dinamico in questi ultimi anni in cui il problema dell’autonomia energetica e della ricarica delle batterie è molto sentito, per cui aziende pioniere come StoreDot potrebbero giocare la carta del vantaggio competitivo – almeno in termini cronologici.