La guerra in Ucraina, purtroppo, ha aperto le strade della criminalità organizzata e cybercriminale che sta sfruttando l’occasione per realizzare truffe ai danni di poveri utenti. L’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino – ha segnalato e denunciato un importante aumento di attacchi smishing. Si tratta di SMS inviati da finti enti che sfruttano l’attuale conflitto per inventarsi raccolte fondi così da approfittarsi del buon cuore di chi decide di devolvere qualche soldo.
L’obiettivo di questi attacchi è quindi quello di rubare denaro alle povere vittime di questi SMS smishing. Codici sta ricevendo molte segnalazioni in merito. Per questo, tramite un comunicato ufficiale, sta mettendo in guardia da queste pericolose truffe che non solo rubano soldi, ma anche informazioni personali e dati bancari per accedere ai conti correnti dei poveri malcapitati che cadono in queste trappole.
Scopriamo insieme come questi cybercriminali agiscono. Inoltre, vediamo quali consigli Codici ha elencato per proteggersi da questi raggiri che usano la guerra tra Russia e Ucraina come esca per rubare denaro ai destinatari dei messaggi SMS truffaldini.
Smishing: la guerra si combatte anche in casa
Siamo tutti sotto attacco. La guerra tra Russia e Ucraina non solo sta producendo morte e sofferenza in quei territori, ma ha innescato una serie di conseguenze pericolose per tutti. Solo ieri, abbiamo appreso dall’Orologio dell’Apocalisse che siamo molto vicini a un olocausto nucleare. Una situazione davvero drammatica se si pensa che ad aver dato questa informazione non è un veggente, ma un gruppo di scienziati ed esperti professionisti che si riuniscono regolarmente per calcolare quanto manca all’autodistruzione del mondo. A ciò, si aggiungono le truffe che occupano un posto di prim’ordine in queste occasioni. Infatti, Codici ha denunciato un aumento degli attacchi smishing.
Questi SMS, inviati da falsi enti, invitano l’utente destinatario a devolvere alcuni soldi per aiutare le popolazioni che in Ucraina stanno soffrendo. Peccato però che una volta inviato il denaro richiesto, non si avranno più notizie di questa associazione e, come si può immaginare, il denaro raggiungerà le tasche dei cybercriminali e non di chi ne ha realmente bisogno. Ma ora vediamo come riconoscere queste truffe.
Come riconoscere un finto ente da un SMS
Riconoscere un finto ente attraverso un attacco smishing non è poi così difficile. Solitamente le associazioni che raccolgono fondi per aiutare le persone che vivono in zone piagate dalla guerra non inviano SMS contenenti link che rimandano a pagine web dove vengono richiesti dati personali e coordinate bancarie. Meglio diffidare da questi messaggi e optare direttamente per il sito ufficiale di uno di questi enti.
Inoltre, se volete dare una mano, qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo con tutte le istruzioni per aiutare l’Ucraina da smartphone tramite SMS. Croce Rossa, UNICEF e altre organizzazioni ufficiali hanno siti internet molto dettagliati dove si possono trovare tutte le informazioni necessarie per fare del bene e non incorrere in pericolose truffe smishing, phishing o vishing. Ecco cosa ha consigliato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici:
Se si tratta di un ente che promuove una raccolta fondi, è bene sincerarsi della sua autenticità, se è accreditato, dove ha sede, chi lo rappresenta e se in passato ha già fatto altre iniziative del genere. Nel caso, invece, dei messaggi, prima di cliccare sul link ed inserire dati personali, è importante capire da chi siamo stati contattati. Può essere utile, ad esempio, cercare notizie sul web in merito all’ente e all’iniziativa avviata. È importante anche controllare il messaggio, perché già solo la presenza di un errore nel testo può essere un campanello d’allarme. E comunque, in ogni caso, è bene utilizzare metodi di pagamento che garantiscono livelli di protezione aggiuntivi, così da poter eventualmente bloccare il tentativo di raggiro. In queste situazioni è facile lasciarsi prendere dall’emotività, invece bisogna mantenere la calma e ragionare, perché, purtroppo, i truffatori non si fermano di fronte a nulla, neanche al dramma di una guerra.