Skypephone: una prova e un commento

Lo Skypephone si conferma il passo più importante compiuto dal VoIP mobile, verso il mercato di massa. Dall’inizio di novembre è disponibile a 99 euro nei negozi di 3.

Dall’inizio di novembre è disponibile a 99 euro lo Skypephone, nei negozi di 3 (qui i dettagli dell’offerta).
Dalle prove che Telefonino.net ha fatto, lo Skypephone si conferma il passo più importante compiuto dal VoIP mobile, quest’anno, verso il mercato di massa. Quello costituito da utenti comuni, che sanno (a malapena) usare un cellulare. E che non vogliono o non sanno smanettare con configurazioni e con software a volte restii a funzionare.

Lo Skypephone mantiene la promessa di essere adatto al grande pubblico, per due motivi. È un terminale tutto pensato per Skype e ha dietro un’offerta economica. La prima cosa che si nota, dopo averlo preso in mano, sono le piccole dimensioni e la presenza di una fotocamera posteriore con 2 megapixel (nonostante il basso prezzo del cellulare). La seconda cosa è il tastone Skype che dà accesso immediato alla contact list. Da qui comincia il viaggio verso uno strumento fatto in modo per avere grande usabilità e per funzionare senza intoppi (quelli che di solito mandano in crisi l’utente non smaliziato). La contact list ha uno scrolling fluido e mostra lo stato online dei contatti (mancano però la foto ed eventuali frasette scritte dagli utenti di fianco al proprio nome). Con un altro clic sul tasto Skype, parte la chiamata. Un clic su Opzioni e poi su Avvia una chat fa aprire la schermata per la chat. Tra le Opzioni c’è anche la possibilità di cambiare stato (Non disturbare, Invisibile…) e di Aggiungere un contatto. Mancano alcune funzioni avanzate, come la chat di gruppo, l’invio di file, lo SkypeOut; ma da Skype e da 3 assicurano che sono nella roadmap e arriveranno nei prossimi mesi.

La chat funziona bene, con la sola inevitabile scomodità dell’uso dei pulsanti del cellulare invece di una tastiera pc.

Un’altra cosa pensata per coccolare l’utente comune è la contact list integrata nella rubrica.
Lo Skypephone ha infatti una normale rubrica (separata dalla contact list Skype), i cui nomi in memoria possono essere associati sia a numeri di telefono sia ad account Skype. Il telefono ci permette di scegliere, dalla rubrica, se chiamare il contatto in un modo o nell’altro.

La chiamata via Skype funziona in modo discreto, anche se non perfetto: «abbiamo fatto in modo che fosse almeno pari, per qualità, a una chiamata via cellulare», spiega a Telefonino.net Eric Lagier, responsabile settore mobile per Skype. Forse però è di poco inferiore rispetto a una chiamata via cellulare e di certo meno piacevole di una via rete fissa.
Per prima cosa, c’è da aspettare una decina di secondi prima di sentire il segnale di libero, dopo aver cliccato sull’utente da chiamare. Il motivo è che lo Skypephone reindirizza la telefonata attraverso un numero di 3 Italia.

La cosa positiva è che il delay nella conversazione è nullo. La cosa negativa è che la voce è un po’ ovattata (come se le frequenze più alte fossero tagliate) e a volte gracchia. Il problema forse dipende dalla compressione fatta dal gateway di 3 Italia. Si noti la scelta di non usare la banda Umts per fare la chiamata VoIP, che invece sfrutta la normale rete telefonica lato utente (è convertita in VoIP solo presso l’operatore). È una conferma che l’Umts- e forse nemmeno l’Hsdpa- non è adatto a reggere la quality of service necessaria per il VoIP.

I punti di forza dello Skypephone sono quindi soprattutto due: l’offerta gratuita (chiamate e chat quasi illimitate, senza canone) e un servizio che funziona sempre e comunque, ovunque ci sia copertura di rete 3 (non ci tocca sperare di avere abbastanza banda Umts libera).

3 Italia dice però a Telefonino.net che in futuro è possibile sia aggiunto un canone per usare Skype; finché dura l’offerta, quindi, conviene approfittarne.

Si pensi alle possibilità: basta comprare uno Skypephone per sé e per i propri colleghi, amici, fidanzata, moglie eccetera per rendere gratis le chiamate tra i due interlocutori. È chiaro che questo utilizzo dello Skypephone va in concorrenza con le varie offerte con cui è possibile chiamare numeri dello stesso operatore mobile, a tariffe scontate (da 5 cent al minuto) o a forfait (un tot di minuti al mese inclusi nel canone).

Allargando la visuale, però, lo Skypephone è figlio di una tendenza più ampia, che sta portando l’Internet mobile in generale verso il grande pubblico. Il tutto avviene con lentezza da stillicidio, su sparute applicazioni Internet per volta e offerte dati che diventano poco alla volta più economiche. Dietro questa lentezza è facile vedere l’orchestrazione degli operatori mobili, che cercano di dare vantaggi poco alla volta per massimizzare i profitti derivanti dai dati in mobilità (futura miniera d’oro). E anche perché è dubbio che le attuali rete mobili siano a sufficienza tarate per sopportare l’assalto di una massa di utenti che voglia navigare. La velocità di accesso può aumentare anche fino a svariati Mbps (con l’Hsdpa e successivi), ma se dietro, nella rete dell’operatore, la banda disponibile è poca, si va tutti lenti: un po’ come accade con l’Adsl quando il proprio operatore risparmia sulla banda.

Senza dubbio però l’Internet mobile si sta muovendo verso un pubblico più allargato, a forza di terminali pensati ad hoc (grazie soprattutto all’impegno di Nokia) e di offerte e servizi provenienti da operatori pionieri (qual è 3). Nokia nel 2008 metterà sul mercato il primo cellulare WiFi economico (a circa 200 euro, come anticipato a Telefonino.net), il che faciliterà l’ingresso del grande pubblico nel mondo dell’Internet in mobilità.
Nokia ha interesse a spingere in questa direzione per due motivi: un po’ perché si è decisa a soddisfare una richiesta del pubblico e un po’ perché grazie a Internet via WiFi vuole vendere propri contenuti e servizi (musica e giochi, per esempio), che fanno parte di un nuovo segmento di business che ha avviato.

E a tal scopo è disposta a pestare i piedi degli operatori mobili, che finora in tutto il mondo hanno scoraggiato l’arrivo di cellulari WiFi e miravano a mantenere il monopolio sui contenuti Internet in mobilità.

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