Sì, anche Final Fantasy potrebbe avere gli NFT in futuro

I vertici di Square Enix riflettono sull'avvenire del mercato degli NFT e ipotizzano già su come implementarli nei giochi di Final Fantasy.
Sì, anche Final Fantasy potrebbe avere gli NFT in futuro

I Non-Fungible Token, meglio noti come NFT, sono destinati a giocare un ruolo di primo piano nel 2022 videoludico e oltre. E anche la storica serie di Final Fantasy potrebbe venire coinvolta.

Yosuke Saito, producer di NieR, è stato intervistato di recente dalla rivista giapponese Famitsu esprimendo i suoi pensieri circa il mercato degli NFT e di come potrebbe funzionare con la leggendaria saga di giochi di ruolo.

Sono molto interessato a contenuti e giochi legati agli NFT. Credo che nuovi modi di giocare possano arrivare grazie ad una nuova tecnologia, quindi vorrei fare qualcosa con gli NFT. Tuttavia, ci sono ancora un po’ di cose che devono essere annunciate, quindi probabilmente se ne parlerà dopo…

Final Fantasy, quale futuro con gli NFT?

Saito non è l’unico esponente di Square Enix ad esprimere interesse in tal senso. Yoshinori Kitase, producer di Final Fantasy 7 Remake, ha dichiarato nella stessa intervista di essere interessato a vedere come NFT e blockchain possano essere inseriti in maniera efficace nel mondo dei videogiochi.

Final Fantasy 16 PS5

Noriyoshi Fujimoto, producer della serie Dragon Quest, è allineato al pensiero dei colleghi, ma invita ad avere pazienza: ci vorranno tre-quattro anni per capire come far funzionare la cosa anche da un punto di vista legislativo. Dopo, ammette, potrebbero nascere delle idee interessanti.

In buona sostanza, Square Enix sembra vedere con buona luce il debutto degli NFT anche nell’industria dei videogiochi, nonostante la cosa non abbia mancato di scatenare qualche polemica.

Valve ha vietato qualsiasi prodotto che utilizzi NFT sulla sua piattaforma digitale, Steam. Microsoft si è dichiarata altrettanto perplessa, sebbene veda in Minecraft un ottimo potenziale per un eventuale metaverso. Ubisoft ha già lanciato la sua proposta con Quartz, che per il momento non sta andando però come sperato.

Insomma, l’arrivo dei Non-Fungible Token nell’industria videoludica ha spaccato non solo la community, ma anche gli stessi addetti ai lavori, per un terreno che continua ad essere ancora parecchio grigio su come possa effettivamente funzionare. Final Fantasy, e altre serie Square Enix, potrebbero però essere in prima linea.

Fonte: Famitsu

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