In queste ore sono apparse su Twitter le prime presunte foto del nuovo smartphone gaming di casa Razer, il Razer Phone 3. Per chi non lo sapesse, il colosso cinese si è avventurato nel settore degli smartphone la prima volta nel novembre del 2017. L’anno successivo arrivò il successore, Razer Phone 2; da lì poi il nulla… fino ad oggi.
Razer Phone 3: tranquilli, non lo vedrete mai
Una nuova indiscrezioni emersa online recentemente ha riacceso la speranza nel cuore dei fan. Di fatto, l’utente @Boby25846908 ha da poco condiviso delle prime fotografie ritraenti il nuovo smartphone del marchio Razer. A supporto di tale leak, arriva anche un commento di risposta di Mishal Rahman, caporedattore di XDA Developers, il quale avrebbe confermato la veridicità dei contenuti trapelati.
Someone just send me these photos, the Razer Phone 3 prototype device. pic.twitter.com/p5MrZVNH2f
— yawn (@chunvn8888) July 13, 2020
Si noti però che la fonte originale di queste immagini non è nota, così come non è sicuro nemmeno che si tratta del prototipo del Razer Phone 3; se così fosse, si avrebbe infatti un design pressoché simile a quello visto con la seconda iterazione, con bordi pronunciati (dovuti alla presenza degli speaker) e un’estetica – forse – un po’ troppo obsoleta per gli standard odierni. Posteriormente invece, si osserverebbe la tripla lente con flash led incastonata in un modulo verticale “a semaforo” che fa tanto “2018”. Bobby, dal canto suo, afferma che la sua fonte è sicura al 70% dei prototipi trapelati.
Ad ogni modo, Razer ha chiuso la divisione mobile lo scorso anno, quindi è bene che i fan che sperano in un nuovo modello si rassegnino. Il device infatti, non vedrà mai la luce del giorno, rimanendo confino allo status di “bozza” e nulla più, almeno per il momento.
Razer Phone 2, ultimo smartphone prodotto dalla compagnia, aveva un display da 5,7 pollici in risoluzione 2340 x 1440 pixel, un processore Snapdragon 845 di Qualcomm, 8 GB di RAM e 64 GB per lo storage interno. Nonostante la bontà (sulla carta) del prodotto, il device non ha mai ricevuto il favore della critica (e dell’utenza), portando così l’azienda a compiere una drastica scelta.