Dopo aver conquistato una gran parte del mercato smartphone, Qualcomm vuole buttarsi a capofitto anche nel nascente mercato dei droni. Uno dei principali problemi nella realizzazione di un drone è la differenziazione dei produttori che forniscono i vari chip. Qualcomm vuole inserirsi proprio in questo punto: diventare il principale fornitore dei componenti principali.
“Qualcomm Snapdragon Flight mette insieme le tecnologie che hanno definito l’industria mobile in una singola scheda, permettendo agli OEM di costruire droni più leggeri, piccoli, facili da usare ed economici con una longeva autonomia e funzionalità superiore”, recita il comunicato stampa di Qualcomm.
Un drone in azione
In pratica, Snapdragon Flight si basa su un processore Snapdragon 801 quad-core e include diverse tecnologie, come Wi-Fi Dual-Band 802.11n 2×2, connettività Bluetooth 4.0, registrazione video fino alla risoluzione 4K, supporto a vari sensori come il barometro e alla ricarica rapida Quick Charge.
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