L’azienda americana Qualcomm ha deciso di rinominare le proprie CPU di fascia media Snapdragon 618 e Snapdragon 620 che, da oggi, diventeranno note rispettivamente come Snapdragon 650 e Snapdragon 652.
Inevitabilmente sorge spontanea la domanda del perché di questa decisione, dato che, a prima vista, la nomenclatura di una CPU pare essere un aspetto di poca importanza. Le ragioni in realtà possono essere molteplici e quindi proviamo a ragionarci sopra.
Innanzitutto bisogna sottolineare che Qualcomm non ha mai fatto mistero di ritenere i numeri 618 e 620 poco attraenti per il consumatore perché, al di la di ciò che si pensa, da un punto di vista marketing è importante che il "nome" di una CPU "suoni bene", che riesca in qualche modo ad attrarre un ipotetico utente che legge una scheda tecnica di uno smartphone o di un tablet.
Qualcomm Snapdragon
Volendo invece scendere più nella parte tecnica, è bene ricordare che le principali novità di questi Snapdragon 618 e 620 sono essenzialmente tre: l'introduzione del modem LTE X8 CAT 6, della CPU ARM-A72 e della nuova GPU Adreno 510. Si tratta di novità importanti, che potrebbero davvero far fare un deciso salto qualitativo ai dispositivi di fascia media che verranno equipaggiati con i nuovi chipset Qualcomm.
Questo può aver spinto l'azienda americana a voler cambiare nettamente la nomenclatura, volendo appunto dare una sensazione di netto distacco con lo Snapdragon 615 piuttosto che una sensazione di continuità.
Insomma, le ragioni possono davvero essere molteplici ma, sta di fatto, che da oggi si parlerà dello Snapdragon 650 e dello Snapdragon 652.
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