Dei problemi del processore Snapdragon 810 c’è un'intera letteratura in Rete: il principale capo d'imputazione attribuitogli è il surriscaldamento. Un problema noto che infiamma centinaia di forum e blog. Ma grazie alla posizione dominante sul mercato, Qualcomm, la compagnia produttrice del processore in oggetto, è riuscita a superare indenne lo scandalo.
Alcuni rumors, nei giorni passati, hanno poi posto al centro dell'attenzione il nuovo processore della compagnia americana: secondo queste voci, anche lo Snapdragon 820 (in odore di finire dritto dritto sul Galaxy S7 di Samsung) avrebbe problemi di surriscaldamento, come il suo predecessore.
Qualcomm non può permettersi altre polemiche, a prescindere dalla disponibilità dimostrata dal produttore coreano di personalizzare e stabilizzare il processore in questione. Sullo sfondo le ambizioni fondate dell'Exynos e le velleità di MediaTek, che non vuole essere relegata solo al segmento low-cost, spingono Qualcomm a non cullarsi sugli allori.
Il post di Qualcomm su Weibo
Perciò, l'azienda di San Diego ci tiene particolarmente a fare sapere al mondo che il suo processore "top" non ha problemi di alcun tipo e, per sgombrare il campo dagli equivoci, interviene con un post sul social network più influente nel continente asiatico, Weibo.
Nel post, Qualcomm rassicura sulla lavorazione: tutto sta andando come previsto con tutte «le esigenze di raffreddamento dei terminali e le specifiche di performance» soddisfatte al momento. E attacca i rumors: «Alcune notizie di stampa sulle prestazioni dello Snapdragon 820 sono completamente false».
La società americana crede fermamente che i quattro nuovi core Kyro da 2,2GHz potranno raddoppiare l'efficienza energetica e la velocità rispetto al predecessore 810. Anche il processore grafico, il GPU Adreno 530, dovrebbe, a detta di Qualcomm, offrire prestazioni grafiche migliorate del 40% rispetto al precedente 430, a ridotto consumo di energia.
Proclami a parte, lo Snapdragon 820 è atteso alla prova sul campo: alcune insidie potrebbero nascondersi addirittura nell'uso delle nuove connessioni LTE e con la Quick Charge 3.0, che va affermandosi come standard della ricarica veloce degli smartphone. Staremo a vedere.
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