L'antifurto per gli smartphone funziona

I primi numeri relativi alle grandi metropoli confermano: le misure introdotte in iOS e Android sono efficaci.

A Londra, New York e San Francisco si rubano meno smartphone: il merito di questo calo, secondo le autorità, va ai nuovi meccanismi di protezione software messi in campo dai produttori di smartphone, dopo le pressioni ricevute dalle forze di polizia stesse. In California è stata varata una legge in tal senso, altre sono in procinto di essere varate in altri stati, e i risultati sono evidenti: i furti sono calati, in percentuale superiore a qualsiasi altro crimine analogo.

Antifurto

I numeri sono interessanti: 50 per cento in meno di furti a Londra, 40 per cento a San Francisco e 25 per cento a New York. I ladri sono scoraggiati dai meccanismi di blocco remoto dei dispositivi, che impediscono di fatto di reimpiegare il terminale e vanificano le possibilità di monetizzare il furto rivendendo la merce rubata. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Londra, che si è detto sollevato dei progressi compiuti nel contrasto a questi crimini.

Con l’adozione del cosiddetto "kill switch" in iOS nel 2013 e in Android nel 2014 si sono compiuti progressi significativi. Windows 10, l'OS mobile Microsoft atteso per la fine del 2015, dovrebbe anch'esso contenere un meccanismo analogo: in questo modo si completerebbe il quadro dei principali sistemi operativi consumer. Ora le autorità chiedono a tutti di fare un ulteriore passo avanti: esattamente come accade con iOS, tutti dovrebbero attivare di default la funzione di tracciamento dei terminali per scoraggiare definitivamente i furti. L'unione di queste misure con più complessi sistemi biometrici di identificazione produrrà probabilmente ulteriori miglioramenti per quanto riguarda le ruberie di cellulari.

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