Fraunhofer Institute for Integrated Circuits, agenzia tedesca che stava dietro la concezione della codifica MP3 (Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer 3), ha annunciato ufficialmente di aver concluso la sua licenza di brevetto riguardante tecnologia e software MP3. In parole povere, il supporto per i formati MP3 verrà progressivamente ridotto e poi terminato in favore di codifiche audio più recenti ed efficienti (ad esempio, l’AAC). Ricordiamo che dietro l'ideazione del formato MP3 c'era anche l'ingegnere italiano Leonardo Chiariglione, all'epoca Vice Presidente del gruppo Multimedia del Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni (CSELT) di Torino.
Anche se l'MP3 è ancora la tecnologia di codifica audio più ampiamente riconosciuta e supportata, i formati alternativi hanno infatti guadagnato molta rilevanza nel corso degli anni, poiché alcuni di loro offrono effettivamente una qualità audio migliore a minori frequenze di bitrate. La codifica AAC, ad esempio, è più efficace nei test audio rispetto a quella MP3 e rappresenta ad esempio il formato principale utilizzato da uno tra i maggiori fornitori di musica online, Apple Music. Produce anche file con dimensioni minori rispetto a quelli codificati in MP3. Anche la vasta espansione della musica in streaming ha massicciamente ridotto la quantità di MP3 scaricati. La maggior parte della musica che ascoltiamo al giorno d'oggi è infatti contenuta e organizzata in librerie virtuali, dove i file sono compressi in maniera migliore rispetto ai formati MP3.