Balong 5000 è il primo modem 5G di Huawei e l’unico al mondo di tipo multimodale attualmente montato su smartphone. La società di analisi IHS Markit lo ha analizzato insieme a Snapdragon X50 e Samsung Exynos 5100 a partire da alcuni degli smartphone sui quali sono montati. Balong 5000 è risultato quello meno efficiente di tutti sebbene molto potente: vi spieghiamo per quale motivo.
Balong 5000: troppo ingombrante
Il modem all’interno di Huawei Mate 20 X 5G avrebbe delle dimensioni troppo generose, nonostante il processo produttivo a 7 nanometri, rispetto a Snapdragon X50. Tuttavia, c’è da considerare che è anche l’unico di tipo multimodale attualmente montato su smartphone: questo implica che il modem è in grado si supportare tutte le reti (5G/4G/3G/2G) e non necessita di un altro modem.
Tuttavia, questo implica un altro spreco di spazio: al momento Balong 5000 è affiancato al chip Kirin 980, che è già dotato di modem LTE integrato. L’unità è praticamente inutilizzata, sebbene presente. Inoltre, il chip 5G di Huawei risulta più ingombrante anche di Snapdragon X55, il primo multimodale di Qualcomm, non ancora montato su alcuno smartphone.
Un altro “difetto” del modem del colosso cinese è il contenuto di RAM al suo interno: ben 3GB contro le poche centinaia utilizzate da Snapdragon X50. Un chiaro segnale della necessità di parecchie risorse per far sì che il chip possa offrire il massimo. Dunque, Balong 5000 è certamente un modem 5G a elevate prestazioni, ma sembra essere stato progettato e costruito in modo poco efficiente (potrebbe aver contribuito anche questo alle generose dimensioni di Mate 20 X 5G, probabilmente). Huawei è leader nella produzione di modem e infrastrutture di rete e la decisione di produrre un chip 5G come Balong 5000 potrebbe avere più senso di quello che pensiamo: curando un po’ meno i dettagli, l’azienda è riuscita ad arrivare rapidamente sul mercato con un prodotto multimodale.