La piattaforma Google Maps, così come la relativa app mobile, è in continua evoluzione. Il lavoro del gruppo di Mountain View non si concentra esclusivamente sull’aggiornamento delle mappe, ma anche sull’introduzione di funzionalità inedite. Quella annunciata oggi e in arrivo entro le prossime settimane in 30 paesi del mondo riguarda da vicino il concetto di mobilità intermodale.
Google Maps: trasporti, bici e ride sharing
Si tratta di un modo di spostarsi e viaggiare nei centri urbani che fa leva su più mezzi, su diverse modalità di trasporto. Digitando la propria destinazione in Google Maps e selezionando le indicazioni relative ai mezzi pubblici, quelle di treni, metropolitana, bus e tram vengono affiancate da quanto offrono i servizi di ride sharing e dalle tratte che è possibile percorrere in bicicletta. In altre parole, il modo più rapido o economico per passare dal punto A al punto B potrebbe essere quello che prevede il cambio di mezzi o di percorrere una distanza pedalando anziché a piedi. L’app di bigG inizierà a breve a tenere conto di tutte queste possibilità, all’interno di un’unica schermata, come si può vedere nell’animazione qui sotto.
Non mancano ovviamente una stima sull’orario di arrivo previsto e sulle tariffe alle quali bisogna far fronte, ad esempio, per chiamare una delle auto di Uber o Lyft.
Nell’annunciare la novità, Google fa riferimento “al primo e all’ultimo miglio” di uno spostamento. Concetti che come scritto in apertura si inseriscono in un’ottica di mobilità intermodale, un modo di muoversi in città che sta prendendo sempre più piede, con il progressivo abbandono dei mezzi di proprietà in favore di soluzioni come car pooling, car sharing, ride sharing e noleggio bici.