Google è da sempre un’azienda che volge lo sguardo al futuro, basti pensare a progetti come i Google Glass e le self-driving car, le automobili che si guidano da sole.
Ancora una volta Big G cerca di aprirci una porta sul futuro e, in collaborazione con Movidius (un'azienda della Silicon Valley), ha cominciato a lavorare ad una tecnologia che permetterà, attraverso le fotocamere degli smartphone, di riconoscere gli oggetti inquadrati.
Le applicazioni sarebbero tra le più svariate, visto che la logica è quella di coinvolgere anche le app di terze parti: riconoscere una persona per autorizzare un pagamento, aiutare i non vedenti, consentire l'accesso a determinate strutture e luoghi.
Del resto il colosso di Mountain View ha già lavorato ad un concetto di riconoscimento delle immagini attraverso la propria app Google Foto, mostrandone in parte l'utilità nell'utilizzo quotidiano dello smartphone.
Ovviamente in questo caso stiamo parlando di una tecnologia enormemente più avanzata, che potrebbe davvero aprire nuove frontiere in tanti ambiti.
Un esempio di riconoscimento dell'oggetto
La scelta di un partner come Movidius non è casuale, visto che si tratta di un'azienda che lavora proprio nel settore del "visual sensing" da anni, con alcuni brevetti e prodotti che verranno sfruttati proprio da Google.
In particolare, Big G acquisterà un numero imprecisato di un chip della Movidius chiamato MA2450 in abbinata al software creato per sfruttarlo, così da poter cominciare e lavorare concretamente al progetto di riconoscimento degli oggetti.
Insomma, il futuro è sempre più alla portata di mano o, per meglio dire, a portata di smartphone.