Gli e-book non hanno ancora ucciso i libri di carta

Altro che morenti: i libri di carta rappresentano ancora una scelta importante per gli appassionati.

I libri di carta non sono ancora a rischio di morte. L’avvento degli e-book e dei lettori digitali non ha avuto un impatto disastroso sulle vendite dei libri cartacei. Così evidenziano i dati di vendita degli e-book dei primi cinque mesi del 2015, riportati da The New York Times. Tra gennaio e maggio, infatti, si è registrato un calo del 10 per cento rispetto alle vendite dei libri digitali nello stesso periodo del 2014. Una situazione molto diversa rispetto a quella prevista alcuni anni fa.

Altri dati a cui l’industria tradizionale può guardare con positività riguardano il numero di librerie negli Stati Uniti: dai 1.410 membri dell’American Booksellers Associations del 2010 si è passati a 1.712 nel 2015. “Il fatto che il lato digitale del business abbia rallentato ha giocato a nostro vantaggio”, ha dichiarato l’amministratore Oren Teicher. “Il risultato è un mercato di librerie indipendenti molto più in salute rispetto a quello di un tempo”.

Amazon Kindle
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La vitalità dei libri cartacei è dimostrata anche dal comportamento di due dei principali editori nordamericani: Hachette e Simon & Schuster. Il primo ha aumentato di 71 metri quadrati il suo magazzino in Indiana; il secondo di 65 metri quadrati.

A tutto ciò va aggiunto il sopracitato rallentamento nella vendita di libri in digitali, coerente con un calo della vendita dei dispositivi per la lettura in digitale. Dai 20 milioni del 2011 si è passati a 12 milioni nel 2014; la proporzione delle persone che leggono principalmente su lettori digitali è calata dal 50 per cento del primo trimestre 2012 al 32 per cento del 2015.

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