Ericsson si è sempre espressa contro i pregiudizi del governo svedese nei confronti di Huawei. Secondo l’azienda svedese, se la situazione dovesse continuare, essa rischierebbe di perdere la sua quota di mercato in Cina.
Ericsson, sostenendo Huawei, perderà il suo posto in Cina?
La società ribadisce le sue preoccupazioni per la sua decisione sul mercato interno di escludere Huawei e ZTE dall’implementazione del 5G. Ancora una volta, Ericsson menziona l’emissione sino-svizzera nel suo ultimo prospetto per gli investitori. Il prospetto è relativo all’emissione di 500 milioni di euro di obbligazioni non garantite a 8 anni da parte di Ericsson.
In una dichiarazione, la compagnia ha ribadito le preoccupazioni sollevate nella relazione finanziaria per il quarto trimestre del 2020. La relazione finanziaria ha affermato che la decisione dell’agenzia di regolamentazione svedese, l’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni (PTS) di escludere i prodotti dei rete del Paese, può influenzare gli interessi economici dello stesso e delle sue industrie, compresa Ericsson. Ha anche sottolineato che avere sede in Svezia significa che la decisione di PTS è di particolare importanza e che c’è il rischio di ritorsioni da parte della Cina. Si legge chiaramente:
Sebbene Ericsson sia stata invitata a partecipare a varie procedure di gara in corso in Cina, il risultato finale è ancora incerto. L’attuale valutazione dell’azienda è che le sue speranze di successo sono piuttosto basse.
Secondo l’azienda, questa situazione potrebbe avere un impatto sull’intero settore.
In termini di apparecchiature 5G, ci sono tre principali produttori: Huawei, Ericsson e Nokia. Ora queste ultime due hanno ovviamente un vantaggio sulla prima non perché siano migliori, ma a causa dei ban statunitensi che hanno limitato le attività della stessa.
Il “Daily News” ha rivelato che il CEO di Ericsson, Börje Ekholm, ha dichiarato in un messaggio di testo al ministro del Commercio svedese, Anna Hallberg, che la società avrebbe lasciato la Svezia a meno che il (governo svedese) non avesse revocato la denuncia contro Huawei e ZTE.
La risposta di Holberg recita:
Il governo non può revocare il divieto di Huawei, perché il segretariato ad interim dell’amministrazione svedese delle poste e delle telecomunicazioni ha preso la decisione sulla base delle raccomandazioni del dipartimento di sicurezza e delle forze di difesa nazionali.
Börje Ekholm ha poi continuato:
Sebbene abbiamo parlato con diversi studi legali svedesi, nessuno è disposto ad aiutare Huawei. Ci sono molti codardi in questo settore.
Sostiene inoltre che Huawei e altri importanti attori dovrebbero intentare una causa contro il divieto.