Digitale terrestre: troppi problemi e molti addii, cosa sta succedendo

L'avvicendamento al nuovo digitale terrestre non promette bene, sono troppi i problemi che i cittadini stanno affrontando oltre a molti addii.
Digitale terrestre: troppi problemi e molti addii, cosa sta succedendo

Guardare al futuro non sembra essere uno dei migliori consigli ricevuti in questi mesi. Il Ministero dello Sviluppo Economico, che tutto sommato sta gestendo con una certa capacità l’avvicendamento al DVB-T2, non ha però tenuto in considerazione i molti problemi che il digitale terrestre sta portando con sé.

Dopo lo switch off dell’8 marzo 2022 e il termine delle operazioni di refarming del digitale terrestre i disagi sembrano essersi moltiplicati a vista d’occhio. Addirittura le associazioni dei consumatori hanno diffidato il Canone Rai perché in diverse zone d’Italia alcuni canali, tra i più importanti, non si vedono più.

Inoltre, il rilascio delle frequenze alla banda 700MHz per la nuova Sub 700MHz ha creato non pochi problemi anche alle emittenti televisive, soprattutto quelle più piccole, ma i disagi non sono mancati nemmeno in quelle grandi. Alcune hanno proprio abbandonato la piattaforma, mentre altre hanno dovuto abbassare la qualità trasmissiva oppure non riescono a trasmettere le programmazioni costantemente.

Insomma, il nuovo digitale terrestre per molti si è trasformato in un incubo da cui non riescono ancora a svegliarsi. Il passaggio al nuovo standard trasmissivo DVB-T2 e alla nuova codifica HEVC Main 10 è previsto per gennaio 2023. La speranza è quella che tutti i vari problemi che oggi affliggono molti cittadini italiani in merito a trasmissione e qualità possano risolversi.

Digitale terrestre: quali sono i problemi principali

In alcune zone d’Italia purtroppo molti cittadini non riescono più a vedere diversi canali TV. In Puglia, ad esempio, più precisamente a Bari, è la Rai ad avere difficoltà di trasmissione nonostante gli utenti si siano già da tempo adeguati ai nuovi standard previsti dal digitale terrestre di seconda generazione.

Il problema più fastidioso è che in determinate ore del giorno le immagini si vedono a singhiozzo rendendo per lo più impossibile seguire la trasmissione in onda. Una delle principali cause è la potenza generata dai ripetitori che provoca fastidiosi blackout. Un’altra causa, invece, che non riguarda certo la Rai, è economica.

Emittenti televisive secondarie o più piccole non hanno le forze per sostenere i costi necessari a trasmettere le programmazioni sulle frequenze gestite da Ray Way. Perciò hanno dovuto ripiegare su frequenze più deboli o di basso livello. A pagarne le spese sono anche i cittadini che, pur versando regolarmente il Canone TV che in Francia è stato eliminato, si sono visti ridurre l’offerta disponibile in televisione a causa di tutti questi disagi.

Possibili soluzioni

Trovare soluzioni a questi problemi non è facile, soprattutto quando non dipendono da noi. L’unica arma da mettere in campo è la pazienza. Non ci sono altre soluzioni. Sicuramente, quello che possiamo fare noi è acquistare prodotti di qualità che assicurano una fruizione più potente del segnale del digitale terrestre.

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