Il chip di sicurezza T2 presente nei MacBook e nei più recenti Apple iPad Pro 2020 rende impossibile sostituire una parte difettosa su un Mac senza essere in possesso del software corretto ufficiale Apple. Una limitazione che sta mettendo in difficoltà molti i riparatori indipendenti di computer che dichiarano di non amare affatto questo componente.
Il chip di T2 impedisce di rigenerare i Mac
Introdotto con i MacBook Pro 2018, il meccanismo di sicurezza di Apple combina blocchi di sicurezza a livello software con vari requisiti diagnostici e il chip di sicurezza T2. Questa combinazione di fattori fa sì che i Mac smettano di funzionare se vengono “maneggiati” da qualcuno che non utilizza gli strumenti di riparazione proprietari Apple.
Il sistema di blocco proprietario di Apple ha lo scopo di garantire ai clienti il miglior supporto possibile, il che nella logica della società di Cupertino si traduce nel far riparare i loro Mac solo da centri di assistenza autorizzati ufficialmente da Apple.
Esiste però un mercato parallelo nel mondo dei PC che è dei device “rigenerati“. Si tratta di dispositivi elettronici dismessi perché difettosi ma che in realtà possono essere facilmente riparati e riutilizzati, o rivenduti. Tuttavia, il sistema Apple sta rendendo complicato per i riparatori indipendenti dare nuova vita ai vecchi MacBook Pro destinati alla discarica.
L’ironia è che mi piacerebbe fare una cosa responsabile e cancellare i dati dell’utente da queste macchine, ma Apple non me lo permette. Letteralmente l’unica opzione è quella di distruggere questi meravigliosi MacBook da $ 3.000 e recuperare i $ 12 che valgono come rottami.
Sottolinea in un recente tweet John Bumstead, specializzato nella riparazione di MacBook.
The irony is that I’d like to do the responsible thing and wipe user data from these machines, but Apple won’t let me. Literally the only option is to destroy these beautiful $3000 MacBooks and recover the $12/ea they are worth as scrap. #righttorepair pic.twitter.com/YS0FV6iBYu
— John Bumstead (@RDKLInc) April 18, 2020
Questo perché, ovviamente, la legge vieta di vendere computer ripristinati o usati con all’interno i dati dei vecchi proprietari. Ma Apple non consente in alcun modo di rimuovere i dati degli utenti se non si dispone delle apposite password.
In un certo senso, tutto ciò appare totalmente in linea con l’approccio proprietario di Apple, ma allo stesso tempo appare in contraso con l’impegno volto alla sostenibilità ambientale tanto decantato dalla stessa azienda.