Amazon ha iniziato a licenziare gli ingegneri del Lab126, il suo centro di sviluppo sito nella Silicon Valley deputato alla progettazione dello sfortunato smartphone Amazon Fire (oltre che dei tablet Fire e della Amazon TV).
Il Lab126 (fondato nel 2007, prende il suo nome dalla prima (A) e dall’ultima lettera (Z) dell'alfabeto, ovvero le lettere che aprono e chiudono il nome della compagnia) per sviluppare principalmente gli e-readers Kindle.
Sfortunatamente, il fallimento dell'operazione Fire phone (che ha causato 170 milioni di dollari di perdite) ha costretto Amazon a rivedere i suoi progetti e ridimensionarli tagliando molti posti di lavoro.
Lo sfortunato Amazon Fire Phone
Tra i progetti che chiudono, secondo un rapporto del Wall Street Journal, ce ne sarebbe uno che riguarda un pennino intelligente chiamato Nitro (in grado di digitalizzare le note scritte a mano); Shimmer, un proiettore d'immagini; Cairo, nome in codice di un tablet da 14 pollici.
Ovviamente, Amazon non chiude la produzione dei suoi tablet: è in cantiere un tablet con schermo 3D che, usando una tecnologia completamente diversa da quella del Fire phone, mostrerà le immagini in maniera tridimensionale senza l'uso degli occhialini. Uno dei progetti ancora in produzione riguarda invece un computer da cucina di fascia alta chiamato Kabinet, che sarà comandato a voce, fungendo da hub della Rete casalinga.
Un gruppo di ingegneri sta lavorando anche a una batteria capace di alimentare un Kindle e-reader per oltre due anni (cosa che farebbe felice chi è sempre in viaggio per isole deserte e luoghi abbandonati da dio).
Ma chi dà il Fire phone per morto e sepolto completamente, stia in campana: una delle fonti del Wall Street Journal ha dichiarato al quotidiano che Amazon non ne ha bloccato lo sviluppo. Lo ha semplicemente spostato presso i suoi uffici di Seattle.